Ci sono canzoni che non smettono mai di parlare, anche quando cambiano voce. “Lettera” di Francesco Guccini è una di quelle: un dialogo sospeso con il passato, un pensiero scritto a se stessi e consegnato al tempo.
Con “Replay”, questa cover ne raccoglie l’anima e la porta nel presente: il linguaggio cambia, ma il sentimento resta intatto. Le immagini della quotidianità, il rimpianto che si mescola alla dolcezza, la nostalgia di ciò che non si può riavvolgere — tutto ritorna, ma in chiave moderna, come un vecchio vinile che riprende vita su un giradischi digitale.
Un omaggio sincero, che non copia ma rilegge: tra luci di città, schermi accesi e ricordi che non smettono di suonare.
Replay (cover di “Lettera” di Francesco Guccini)
[Strofa 1]
Le serrande si alzano piano,
qualcuno ha scritto su un vetro appannato
un “ti amo” sfocato dal gelo,
rimasto sospeso, già dimenticato.
La città si muove, distratta e distratta,
tra fari che spengono il giorno che passa,
le voci rimbalzano dentro alle stanze,
parole veloci, promesse rimaste.
[Pre-Ritornello]
Come vedi, tutto è lo stesso,
ma il tempo si veste diverso.
[Ritornello]
Ma il tempo, il tempo chi me lo rende?
Chi mi ridà le notti di vento,
le corse a piedi nudi nel niente,
i sogni più grandi di un appartamento?
Le frasi lasciate sopra i sedili,
i voli pagati per poi ritornare,
le cicatrici sopra ai vinili,
il coraggio di non rimandare.
[Strofa 2]
Le panchine si svuotano piano,
la luna si specchia nell’asfalto bagnato,
le luci riflettono ombre sbiadite
di chi non si guarda e rimane incastrato.
Le vite si sfiorano in mezzo alla strada,
ognuno col passo distratto e svagato,
le dita che scorrono sopra uno schermo,
messaggi mandati e poi cancellati.
[Pre-Ritornello]
Come senti, tutto va avanti,
tra nuove attese e vecchi rimpianti.
[Ritornello]
Ma il tempo, il tempo chi me lo rende?
Chi mi ridà le notti di vento,
le corse a piedi nudi nel niente,
i sogni più grandi di un appartamento?
Le frasi lasciate sopra i sedili,
i voli pagati per poi ritornare,
le cicatrici sopra ai vinili,
il coraggio di non rimandare.
[Bridge]
E se potessi fermarlo un momento,
mandarlo indietro, premere “Replay”,
forse non sarei più qui a chiedermi
dove ho lasciato pezzi di me…
[Ritornello Finale]
Ma il tempo, il tempo chi me lo rende?
Chi mi ridà in dietro tutte quelle stagioni,
Le cicatrici sopra ai vinili,
il coraggio di non rimandare le mie decisioni?
[Outro]
E intanto il cielo si specchia nei vetri,
la notte sparge promesse leggere…